Confronta i prezzi di INCA EMPIRE Gioco da Tavolo Brettspiel Board Game ENGLISH OVP Z-Man Games
Descrizione del prodotto
Scheda del prodotto
Ambientazione Questo gioco con il tema inconsueto è ambientato durante l'ascesa dell’Impero Inca. Ogni giocatore è il capo (Apu) di una di quattro tribù , che impegna le proprie forze per sviluppare ed accrescere l'impero tramite l'espansione dei territori e la costruzione di città e templi. Così facendo potrà compiacere il Supremo Imperatore Inca (il Sapa Inca). Si tratta della riedizione di Tahuantinsuyu. Il Gioco La plancia, in cartone con fronte retro per 3-4 giocatori (ndr. in carta plastificata nella precedente versione), descrive una mappa del Perù divisa in 44 piccole regioni (45 in "Tahuantinsuyu") con vari siti di potenziali città, presidi e strade indicate sopra. All’inizio del gioco, ogni regione ha sopra di essa un indicatore della Cultura locale, che sta ad indicare la resistenza di quella regione, i punti vittoria per la sua conquista ed il suo conseguente valore in termini di risorse lavoro. Ogni giocatore parte da Cuzco; la partita si svolge su 7 turni, divisi in quattro "Imperi", un turno tipo inizia con la fase Inca e termina con la fase del Sapa Inca, e tra di esse ci possono essere da due a quattro fasi del Sole e del Popolo, a seconda dell’Impero. Nella fase Inca, ognuno colleziona gettoni "lavoro" che rappresentano le loro risorse per le varie azioni di costruzione che possono intraprendere per tutto il resto del turno. La Fase del Sole consiste nel giocare una carta delle tre che si hanno in mano, questo viene fatto in un modo del tutto nuovo, attraverso il piazzamento della carta tra due giocatori, in modo tale che colpisca entrambe i giocatori per il resto del turno. La carta può essere positiva: punti vittoria extra quando si costruisce una città; l’abilità ad effettuare azioni supplementari, oppure negative: strade in regioni non conquistate vengono distrutte; maggiori costi lavoro per gli edifici. La fase del Popolo è il cuore del gioco; ogni giocatore ottiene due azioni nel proprio turno - una Azione di Costruzione di una Strada ed una Azione di Costruzione. L’azione di costruzione di una strada è libera, e consente alla preesistente rete di strade di essere ampliata piazzando sulla plancia i bastoncini di legno in dotazione (in Tahuantinsuyu si disegnavano le strade sulla plancia, con i pastelli). L’azione di costruzione, costa lavoro ed offre un certo numero di opzioni; il lavoro può essere breve, in particolar modo all’inizio, e devono essere prese alcune scelte difficili per utilizzare al meglio quel lavoro. Nella prima partita il gioco può sembrare ostico, ma in realtà con il susseguirsi dei turni risulterà piuttosto lineare. La plancia, molto vasta per il numero di collegamenti, permette ad ogni giocatore di estendersi come più desidera (può puntare sia a costruire città lontano dagli altri giocatori, sia a collegare la propria rete stradale a strutture già costruite da altri giocatori). L'utilissima carta "strada impervia" permette inoltre di effettuare collegamenti alternativi qualora tutte le strade desiderate risultino già occupate. Il regolamento, completamente rivisto nella nuova edizione, è abbastanza esaustivo ed essenziale nella spiegazione del gioco. Personalmente ho trovato molto utile il riassunto di gioco nell'ultima pagina, oltre che l'accurata (e necessaria) spiegazione del significato delle varie carte presenti nel gioco. Sempre riguardo alle carte: sono abbastanza ben bilanciate, e nessuna di esse risulta significativamente più potente di altre (ad eccezione forse della tempesta El Nino, che può risultare parecchio penalizzante in alcuni frangenti). Il gioco ricompensa la buona strategia; comunque, ci sono differenti modi disponibili per vincere la partita - ogni tribù può concentrarsi sulle regioni conquistate, costruire, o lottare con altre tribù. Le varie meccaniche del gioco risultano abbastanza ben bilanciate, anche se alcune strategie, se non contrastate adeguatamente, potrebbero portare grossi vantaggi (come ad esempio le terrazze, che sono le uniche costruzioni di proprietà del giocatore). Se state cercando un titolo per gamers dal tema inconsueto e dall'atmosfera particolare, piuttosto che cercare un gioco che fornisca una simulazione dettagliata, allora Inca Empire è il gioco che potrà appagarvi pienamente. Le principali differenze tra Inca Empire e Tahuantinsuyu Inca Empire, edito dalla Z-Man Games, è il legittimo successore dell'auto-prodotto (ed ormai introvabile) "Tahuantinsuyu" della Hangman Games. I due titoli si differenziano tra di loro esclusivamente per la componentistica: la nuova mappa in cartone prende il posto di quella cartacea (colorabile), i pastelli sono stati sostituiti da stradine di legno, le carte azione in lingua inglese sono state ridimensionate in grandezza e rese indipendenti dalla lingua. E' da sottolineare come i gettoni "cultura locale", rappresentanti le regioni conquistabili, siano rimasti 45 (come per Tahuantinsuyu) nonostante sulla plancia vengano rappresentate solo 44 zone. Il regolamento, riscritto per l'occasione, risulta senza dubbio più chiarificante rispetto al suo predecessore. Il problema di interpretazione cromatica della vecchia plancia non è stato del tutto risolto; nonostante la nuova mappa in cartone alcuni confini tra le varie regioni rimangono difficilmente distinguibili a causa del colore di sfondo. Il problema della scelta cromatica si ripropone anche nel distinguo della componentistica dei vari giocatori (azzurro, marrone, verde, arancione), rendendo il gioco inutilizzabile per coloro che soffrono di daltonismo. Le nuove carte, totalmente indipendenti dal linguaggio, risultano in parte di difficile interpretazione, provocando (almeno nelle prime partite) molteplici consultazioni del regolamento. La miglioria forse più importante è rappresentata dalla plancia fronte-retro per le partite a 3-4 giocatori: questa aggiunta sopperisce al problema del vecchio cartoncino da applicare sulla vecchia mappa atto a modificare la situazione di partenza del gioco (era brutto da vedersi ed assolutamente poco funzionale). E' stata pubblicata e presentata una mini-espansione comprendete 4 Carte "Evento del Sole" ad Essen 2010, in occasione della presentazione del gioco. Pregi Meccaniche solide e sistema di gioco bilanciato e ben costruito, con molte scelte strategiche da intraprendere. Interazione tra i giocatori ad alti livelli. Qualità dei materiali buona (in particolare per la nuova edizione). Ambientazione molto interessante e diversa dal solito. Sistema di gestione carte davvero originale. Difetti Scelta dei colori molto discutibile, ne rende impossibile l'utilizzo per i daltonici. La simbologia delle nuove carte è di difficile comprensione. Fonte: goblins.net